Quando togliere i denti da latte?
Vediamo quanto togliere i denti da latte, nel caso in cui non ne vogliono sapere di lasciare spazio a quelli permanenti. Non sono casi isolati, spesso capita di dover intervenire nell’apparato dentale di bambini o ragazzi che non hanno fisiologicamente perso i denti decidui da latte.
La caduta dei denti da latte è un processo naturale che inizia circa verso i 6 anni d’età del bambino, a volte prima, a volte dopo, a seconda delle caratteristiche personali di ognuno. Esiste inoltre il calendario della dentizione che indicata non solo la nascita dei nuovi denti da latte ma anche la loro caduta e lo scambio con i denti permanenti.
Già con la prima visita dal dentista, verso i 3-4 anni, è possibile capire la situazione dentale del bambino e avere indicazioni dallo specialista su come seguire e controllare la normale caduta dei denti da latte. Capita però che ci siano dei casi in cui è necessario togliere i denti da latte tramite un’estrazione chirurgica presso lo studio dentistico del pedodonzista.
Si sceglie di effettuare questo intervento quando il dente da latte non cade, sta temporeggiando troppo e non vuole saperne di lasciare il posto a quello pronto per prendere il suo posto. Si pratica l’estrazione per garantire al dente in attesa di non erompere nella posizione sbagliata, disallineato o affollando lo spazio che non gli compete.
La dentatura da latte è fondamentale come base per i denti permanenti ma non ne deve essere un impedimento. Pertanto, è bene evitare passi troppo tempo dal periodo in cui un dente da latte deve cadere, e agire con prontezza tramite l’estrazione del dente stesso.
Di fronte a qualsiasi dubbio del genitore, è bene effettuare un controllo per verificare che l’apparato dentale sia formato correttamente e abbia una dentizione decidua corretta, per sostenere e aiutare quella definitiva.
Per capire se è necessario togliere i denti da latte o meno, un’indicazione da tenere presente è verificare l’inizio effettivo della dentizione. In linea di massima, se il bambino inizia presto con il primo dentino, dovrebbe iniziare presto anche con la sua naturale caduta.
Tutto ovviamente calcolato in base ai tempi corretti e necessari per la formazione della dentatura.
Tramite il calendario della dentizione, è possibile avere delle precise indicazioni che dettano i tempi di eruzione dei denti, sia da latte che permanenti, e anche la caduta dei decidui.
Quando cadono i denti da latte?
Nonostante abbiamo una scaletta che ci permette di capire come funziona la dentizione, non esiste effettivamente una regola che definisce con precisione quando cadono i denti da latte. Vogliamo rassicurare anche i genitori più apprensivi, che giustamente si preoccupano della salute dell’apparato dentale dei figli: ogni bambino è unico e segue comunque un suo ritmo di crescita e sviluppo, anche per quanto riguarda i denti da latte.
Nel calendario della dentizione, si può vedere come il primo dente che spunta, è anche il primo ad andarsene in seguito, per far erompere il definitivo.
Ma quello che andiamo a specificare di seguito è il momento in cui cadono, o dovrebbero cadere indicativamente, i denti da latte:
- Nel periodo dei 5 ai 7 anni, i primi dentini da latte che cadono sono gli incisivi inferiori e poi superiori;
- Dagli 8 ai 9 anni, è il momento dei primi molari decidui;
- Dai 9 agli 11, cadono i canini;
- Entro circa i 12 anni, cadono i secondi molari.
Se le tempistiche non rispecchiano, di massima, questi termini, è bene verificare con il proprio dentista pedodonzista di fiducia se è il caso di togliere i denti da latte tramite l’estrazione chirurgica, soprattutto se sotto c’è il dente permanente che spinge per uscire.
In generale, la caduta spontanea dei denti da latte non è dolorosa e non comporta problemi se non fastidio nel masticare o bere, indolenzimento della zona, compresa la gengiva. Spesso, se il dente da latte non cade e deve essere tolto chirurgicamente, al di sotto si potrebbe già trovare esposto il dente sostitutivo.
Per conoscere meglio il processo di dentizione e di caduta dei denti da latte, ecco altri fattori da tenere in considerazione, valutati in base all’esperienza maturata nel campo:
- Non ci sono tempi estremamente fiscali e la permuta dei denti è comunque soggettiva a ogni bambino;
- Chi tende ad anticipare o a ritardare il normale andamento della dentizione, va tenuto sotto controllo ma senza particolari preoccupazioni;
- A pari età, pazienti femmine, rispetto ai maschi, hanno la tendenza ad anticipare i tempi della dentizione e del successivo cambio;
- Togliere i denti da latte tramite un intervento chirurgico, non è un fattore che determina per forza un problema che si ripete nel tempo con tutta la dentatura decidua;
- Eseguire per tempo delle visite di controllo periodiche, a partire dai 3-4 anni d’età del bambino, è utile per conoscere la situazione dell’apparato dentale e prevenire eventuali anomalie della morfologia della bocca.
Nel calendario della dentizione è specificato anche come alcuni denti, che nascono come fossero da latte, in realtà non lo sono e non cadranno dopo essere spuntati. Vediamo insieme.
Quali sono i denti da latte che non cadono?
Quali sono i denti da latte che non cadono e che avrebbero bisogno di un intervento chirurgico per dare spazio al dente definitivo?
Elenchiamo di seguito i motivi per cui potrebbe essere necessario intervenire chirurgicamente per togliere i denti da latte che non cadono. Succede quando:
- I permanenti non hanno il giusto spazio per uscire o stanno sbagliando il loro percorso di eruzione;
- I decidui rimangono saldi al loro posto perché sotto la loro radice non è sceso un altro dente che sta spingendo per uscire;
- Mancano i denti sottostanti a quelli da latte (agenesia);
- Affollamento con denti extra sull’arcata dentale che ostacolano il tragitto e la traiettoria;
- Nel caso fosse presente una carie sul dente da latte che non vuole cadere.
In caso di agenesie, si evita di intervenire con un intervento chirurgico, bensì si lascia il dente da latte in posizione per mantenere il posto e lo spazio necessario. Per ogni dubbio è bene appoggiarsi al proprio dentista di fiducia e ad uno studio esperto in pedodonzia.